Weekend di Ferragosto col pancione

sesso col pancione

In spiaggia con mio marito

Quest’anno, io e mio marito, decidiamo di passare il ferragosto in Sardegna, così porta me e il mio pancione su una spiaggia bianchissima con 40 gradi senza ombra diretta… Se non avessi saputo come sarebbe andata a finire la nostra avventura giuro che lo avrei affogato nel mare sardo!
Si fa ora di andare in spiaggia e sin da subito lo vedo deciso e insistente nel farmi indossare un 2 pezzi che ormai mi viene piccolo. Nulla di speciale, un semplice bikini nero e fucsia. Non capivo proprio il motivo di tale insistenza, sembrava un cazzo di bambino viziato, lui mi dice “dai così fai prendere un pò di sole anche a “lui”, con tanto di carezzina sul pancione.

Arrivati in spiaggia, tutto intorno a noi, ci sono vecchi con la settimana enigmistica, ragazzi col pallone, famiglie intente a mangiare e prendere il sole, padri che giocano con i figli, insomma, un bel quadretto vacanziero domenicale. Ci passiamo proprio in mezzo e quello stronzo di mio marito mi slaccia con naturale indifferenza il reggiseno e me lo fa sparire manco fosse il mago Copperfield, cazzo!!! Mi mette in bella mostra compresa la mia latteria e con sorrisetto merdoso, da solita faccia da culo, mi molla un pizzicotto/carezza tutto compiaciuto. Una vera e propria smammellata in pubblico! Rendetevi conto, una quinta esagerata sotto gli occhi di tutti!

Ero al centro dell’attenzione, mi sono vista addosso più di qualche occhio brillare, e qualche bocca sbavare! Il mio pubblico maniaco stupratore me lo ero guadagnato anche questa volta! E non vi dico lo sguardo di disgusto, quasi da vomito, delle decrepite consorti e delle frigide giovani madonnine veraci! Si leggeva lontano un miglio che quelle occhiate volevano solo dire: ECCOLA!!! LA SOLITA VACCA DA MONTA CON VITELLO INCORPORATO!
Lui, “sto maledetto” ,tutto ghignante e goduto dello spettacolino messo in scena mi affonda una pacca sul culo facendomi accelerare il passo .

Uno schizzo sul pancione…che stronzo!

Arriviamo quindi al nostro “angolo di paradiso” dietro il promontorio dove non va mai nessuno e infatti lo troviamo deserto. Lui apre la sdraio sulla spiaggia e ci adagia l’asciugamano sopra, in pieno sole, e mi fa solo il gesto con le mani di sdraiarmici sopra. Lo faccio. Sono tutta sudata…e la pelle abbronzata è sempre più lucida.
“Dai su mettimi la crema, fai qualcosa, non ti passeranno solo in testa ragazzine e donne incinte???” faccio io.
Lui con il suo solito ghigno tagliente prende il tubetto e mi dice “vuoi la crema o la panna montata?”
Da figlio di puttana quale è prende il tubetto e se lo porta proprio sull’uccello, il porco era già a cazzo duro.

Mimando una sega, con tanto di sborrata, mi spruzza la protezione solare sulla pancia, sulle tette e arriva fino al collo. Sorprendentemente mi afferra per la gola delicatamente, e inizia a spalmare, poi mi monta sopra, e con l’altra mano mi massaggia le tette in modo energico. Lo sento sempre più eccitato, con il cazzo che spinge sul pancione. Le sue mani si fanno sempre più forti e con i polpastrelli comincia a rifilarsi tutti i rilievi come se stesse impastando. Scende sulle cosce. Me le apre il porco e me le strapazza, sento le sue dita infilarsi e premere sull’inguine. Col taglio della mano ci passa sopra e se la porta subito sotto il naso, annusa come un cane da tartufo e se la lecca con ingordigia, poi torna con le mani tra le mie cosce e sfila via violentemente il mio costumino o meglio, ciò che ne restava. Come una bestia assetata si fionda sulla mia fica da donna pregna e si abbevera dei miei succhi, mentre si da da fare con la lingua e la mandibola. Sento i suoi denti mordicchiare e muoversi tra labbra e clitoride, con le mani preme sul seno, munge la sua vacca, tanto da farmi uscire il primo latte.

Mi munge come una vacca!

Mi munge con tanta foga da farmelo colare su tutto il pancione, i rivoli scorrono riempendomi l’ombelico e colandomi proprio al centro delle gambe. Se lo sente arrivare proprio in bocca mentre è a lingua piena sul clitoride. Come un cucchiaio risale lungo la striscia del mio colostro e se lo ciuccia dal mio ombelico con tanto di slinguata profonda, cazzo! strabuzzo gli occhi, mi salgono i brividi di caldo e non trattengo più l’eccitazione quando mi entra dentro così e, per tutta gentilezza mi da un morso mentre con i polpastrelli liscia la mia pelle tesa. Con la bocca risale e si attacca vorace alla mia areola scura. Succhia come un lattante alla prima poppata, digrigna i denti e zizzagandoli sul capezzolo gonfio lo sento bofonchiare “dio quanto dolce è ,se ne potrebbe fare un dolce…magari un budino”.

Sentitogli dire questo si fa leva sul mio seno, mi arriva dritto davanti agli occhi, mi bacia a bocca aperta ficcandomi un metro di lingua in gola e sento come lascia colare quel misto di saliva e tutta la roba che ha raccolto avidamente fino ad ora tra le mie cosce. Mentre bevo dalla sua bocca, non capisco che cazzo stia guardano, lo vedo perso per un istante con lo sguardo rivolto dietro di noi. Di scatto si alza, abbassa il costume e con la mano mi sbatte la faccia sul suo uccello caldo, proprio a strofinarmelo. In pochi secondi ho davanti la sua enorme cappella pulsante di un rosso scuro voglioso, me la trovo tra occhi, narici , labbra, guance e mento. Me la schiaffa su tutta la faccia dandomi tutta la sua appiccicosa lussuria e viscida zozzeria, e sto stronzo mi dice “tieni è tutto tuo troia ingravidata…guarda come succhia la mia dolce scrofa!” . Dopo un bel momento di pompaggio, con fare da bastardo, mi stacca la bocca dal suo membro, proprio quando ci stavo prendendo gusto…mi prende le caviglie, si piazza di nuovo al centro della sdraio se le porta sulle spalle.

Un vitellino da nutrire nel mio pancione!

Guardandomi fisso nelle pupille allarga un sorriso a tagliola, chi sa che cazzo ha in mente (penso), prontamente si porta alla bocca due dita e, da essere perverso come è, ci sputa sopra dopo di che, senza troppi complimenti, me le caccia dentro (fortuna che ero già bagnata, sennò sai che male) “lo sai che ho sempre desiderato fare il ginecologo! ” e inizia a ravanarmi. Spinge e scava con quelle dita, “cazzo stai attento con ste unghie, mi stai lacerando diomadonna! ma che cazzo hai al posto delle dita uno speculo???”.

Con fare chirurgico punta oltre al fondo e mi stuzzica la cervice, non posso trattenermi e gli dico “che cazzo vuoi fare? me lo vuoi tirare fuori?” per tutta risposta mi dice “noo stai tranquilla, lo teniamo al fresco nel suo sacco da vitellino…ma ricorda, deve crescere e quindi deve mangiare…” tra me e me penso che diavolo sta dicendo??? ma curiosa e troppo eccitata lo lascio fare , vediamo fin dove arriva sto porco!

Ed eccolo, mi scopa in pubblico! Porco!

Tutto preso inarca la sua schiena e mi spinge le gambe in avanti fino a schiacciarmi il pancione con le mie cosce e con un colpo secco e diretto mi cala tutti i suoi larghi centimetri. Mentre inizia a pompare come un dannato con una mano mi prende per i capelli e con l’altra per il mento e mi gira nella direzione dove stava guardando prima. Io, in preda al sue mascoline stantuffate, vedo un viscido vecchio di merda con un giovane sfigato occhialuto e brufoloso, intenti a tirarsi una sega. Guardoni pervertiti intenti a menarsi quei cazzi malaticci.

Tutto preso mi dice “Dai facciamoli venire insieme a noi” ed io per tutta risposta premo con i talloni sulle sue spalle per tirarlo verso di me, e gli mollo un morso tra pollice e indice che mi tengono stretto il viso. Lui molla un urlo semigoduto e mi tira ancor più forte i capelli e mi fa sentire il suo affetto dandomi una leccata su tutto il viso, sa sempre come farmi impazzire e come resistere a quella lingua se non succhiandogliela tutta, “dai amore fammi bere, sputami in bocca” .

E i guardoni schizzano! Ma non sul pancione!

Lui tutto ubbidiente non se lo fa ripetere, e mi tira un bel grumo bianco, neanche il tempo di dissetarmi e mandarlo giù nella mia gola secca che mi dice “sento che qualcun altro si sta agitando, avrà fame? E’ tempo di provare il nuovo biberon!” e inizia ad affondare come se non ci fosse un domani. Questa mente criminale aggiunge “certo che tutto questo scalciare è un bel massaggio per la mia asta e sta cappella vogliosa”. Io, tutta in estasi con gli occhi riversi in preda al piacere assoluto, gli dico “oh dio sborraci cazzo!!! non capisci che la vogliamo?”. Allora lui, con un affanno bramoso, incomincia a piazzare degli affondi pazzeschi tanto che il suono delle sue palle sulle labbra della mia fica risuonano nell’aria calda della spiaggia.

Ed ecco che, in un momento di delirio quasi onnipotente, con occhi sgranati mi/ci inonda col suo seme acidamente fertile. In due secondi sono completamente piena, me ne ha fatta talmente tanta che inizia a schiumare dalle mie piccole labbra! Caso vuole (ma guardate che a volte l’ironia della sorte non si fa proprio attendere) che i due guardoni schizzino anche loro insieme a noi. “Guarda che attrice da oscar sei! il tuo pubblico ha apprezzato pienamente, ma il regista sono io, il territorio marcato è mio!! ” me lo dice facendomi un tenero ed affettuoso buffetto sul naso.

Avete visto, cari amici, il caldo ferragosto in famiglia fin dove può arrivare?

RACCONTO DI MICHELE E YLENIA ALIAS ADAM & EVA

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