Scopata davanti al mio uomo!

Più volte avevo parlato con il mio compagno della mia fantasia di scopare uno sconosciuto.
Lo facevo per eccitarlo, ma in realtà non lo volevo fare perché sarebbe stato come tradirlo.
L’ultima volta che gli raccontai questa cosa lui mi guardò e mi disse che me lo avrebbe fatto fare, a condizione di poter assistere alla scena.
Gli chiesi se lui sarebbe veramente stato veramente disposto a guardare e basta, senza mai toccarmi, e mi rispose di sì.
Vidi la scena nella mia testa e sentii la figa che iniziava a bagnarsi solo all’idea.
Per giorni mi masturbai con quel pensiero, senza sapere che Max stava davvero cercando sul sito il candidato giusto per il gioco.
Mi chiamò mentre stavo lavorando per dirmi che quella sera avrei scopato uno sconosciuto: un ragazzo giovane, di 25 anni, con un fisico scolpito, un viso molto bello e soprattutto un cazzo enorme.
Rimasi senza parole e gli dissi che forse era meglio rimandare perché quella per me era solo una fantasia.
Ma lui mi rispose che era troppo tardi perché aveva già organizzato tutto: il ragazzo sarebbe venuto a casa nostra alle 22. E mi disse di prepararmi.
Mi vestii con un abito molto corto, da cui spuntavano le autoreggenti.
Sotto misi le mie mutandine preferite, con un filo di perle.
Cenammo. E io bevetti qualche bicchiere di più per farmi coraggio.
In casa c’erano solo le luci delle candele.
All’ora concordata Max andò a prendere il ragazzo.
Mi misi sul divano aspettando, sperando dentro di me che non si presentasse.
Ma la porta si aprì ed entrarono: il ragazzo era davvero bello e mi guardò eccitato.
Max andò in camera a spogliarsi e lui si sedette vicino a me sul divano.
Mi sussurrò che si chiamava Francesco, che ero bellissima e incominciò a baciarmi.
La sua lingua era nella mia bocca e intanto mi accarezzava.
Sentivo la sua mano che scendeva verso la figa e iniziò a toccarmela.
Ero bagnatissima.
Max intanto era tornato, si era seduto su una sedia e aveva il cazzo durissimo.
Io ero sempre sul divano, Francesco adesso era sul tappeto e mi aveva sfilato le mutandine.
Iniziò a baciarmi avvicinandosi sempre più al mio clitoride senza mai toccarlo, istruito da Max che gli aveva detto che quello era il punto debole per farmi impazzire.
Poi iniziò a leccarmi la figa.
Ogni colpo di lingua mi esplodeva nel cervello, facendomi bagnare ancora di più.
La sua bocca succhiava il mio clitoride e intanto mi guardava negli occhi per vedere la mia reazione.
Sentivo la lingua che mi entrava dentro, tormentandomi la figa.
Venni inarcando la schiena, senza controllo, più volte.
Francesco si alzò e iniziò a spogliarsi, tirando fuori il suo cazzo. Era grosso e piegato verso l’alto.
Mi misi in ginocchio e iniziai a leccargli la cappella, guardando Max che si masturbava.
Passai il piercing che ho sulla lingua sull’uccello lucido di Francesco, facendolo gemere di piacere.
Succhiavo il suo cazzo come per tirargli fuori l’anima e intanto glielo segavo.
Sentii che si ingrossava ancora di più, riempiendomi la bocca.
Era al limite. Mi allontanò la testa, si mise il preservativo e mi spinse verso il divano, costringendomi ad appoggiare le mani.
Mi tirò su il vestito e appoggiò Il suo cazzo contro la mia figa.
E poi fu dentro di me, con violenza, riempiendomi completamente.
Iniziò a scoparmi come una troia, schiaffeggiandomi il culo mentre entrava sempre più a fondo.
Mi sfondava con forza, senza darmi tregua.
Ebbi un orgasmo fortissimo sul suo cazzo, mentre sentivo le sue palle che mi toccavano il culo.
Ero fuori di me, dissi a Max di dirgli che volevo che Francesco si togliesse il preservativo per scoparmi a pelle sborrandomi dentro, ma lui si rimase in silenzio continuando a masturbarsi.
Continuavo a venire. Le gambe non mi reggevano più e mi mancava il respiro.
Max disse a Francesco di portarmi in camera, sul nostro letto.
Mi ordinò di salirgli sul cazzo perché sapeva che in quella posizione lo avrei sentito tantissimo.
Lo feci e Francesco iniziò a baciarmi di nuovo, dicendo che non ce l’avrebbe fatta a resistere ancora a lungo.
Sentivo la sua lingua in bocca e il suo cazzo che mi spaccava la figa ad ogni colpo, tremavo come una foglia.
Francesco sborrò. E io venni insieme a lui.
Rimasi in quella posizione per sentire il suo cazzo dentro di me più a lungo.
Poi lui andò a rivestirsi.
A quel punto Max mi fece piegare sul letto e mi prese con violenza, tenendomi le braccia.
Il suo cazzo enorme entrò in un colpo solo nella mia figa bagnata.
Iniziò a scoparmi con forza, senza pietà.
Urlai di piacere e di dolore mentre sfondava la mia figa infiammata, colpo su colpo, chiamandomi puttana.
Finché non venne dentro, inondandomi con tutta la sborra che aveva accumulato.
Francesco salutò e andò via, come Max aveva stabilito.
Era stata una scopata fantastica. E avevo voglia di sentire ancora il cazzo di Francesco dentro di me.