Amore fraterno

racconti porno di rubyrouge

Cristian e Mya, amore fraterno. Un rapporto speciale.

Oggi vi racconterò la storia di due fratellastri, del loro amore fraterno, di come si prendono cura l’uno dell’altra, delle prime scoperte e di quel prurito sotto le mutandine che ti fa fremere. Insomma, le  esperienze giovanili che tutti amiamo ricordare.
Ma andiamo a conoscere meglio questi due fratellastri, che chiameremo Cristian e Mya. Cristian nasce in una ricca famiglia mentre Mya viene adottata molto giovane. I loro  genitori sono spesso assenti, infatti il papà è sempre in viaggio per lavoro e per mantenere vivi i suoi vizietti. Mentre la mamma che si da molto da fare tra ufficio e palestra e non è mai stato chiaro se sudasse di più in ufficio o in palestra… Cosi Cristian e Mya crescono, curiosi, attenti e sospettosi. Specialmente Cristian, che nota, sempre più spesso, piccole tracce e macchie strane sui tanga e sulle camicette di sua madre. Quella  mamma distratta che lasciava le sue mutandine e camicette sporche di queste macchie biancastre nel cesto della biancheria da lavare…

Cosa sono quelle macchie  sulla biancheria di mamma?

Cristian non è certo uno stupido e per essere sicuro annusa le mutandine e cazzo si! Quella è proprio sborra, ne è sicuro. Ma cosa gli succede ? Sente il suo giovane cazzo indurirsi, è l’odore di figa di mamma che lo attizza. Ed ecco che inizia il vizietto quotidiano di Cris. Menarsi il cazzo nelle mutandine di quella troia di mamma.  Adora riempirgliele di sborra, vorrebbe vedergliele addosso gocciolanti della sua densa e calda sborra ma come si potrebbe fare? Se lo chiede molte volte mentre i giorni passano e lui non manca mai di innaffiare la biancheria di mamma. Sarebbe rimasto un segreto se non fosse che, quella mattina, Cristian lasciò la porta aperta credendo Mya in camera sua, addormentata. E no miei cari! Mya era bella sveglia e, anche se più piccola di Cristian, aveva capito che il suo fratellone combinava qualcosa quando si chiudeva in bagno e ci stava tre ore…

Cosa succede in bagno?

Cosi quel mattino Mya non era nel suo letto ma dietro la porta semi aperta del bagno a spiare le mosse del fratello. Incredula vide suo fratello fare qualcosa di particolare. Inizialmente Mya credette che Cris stesse indossando i vestiti della madre…ed entrò nel bagno gridando ”BECCATO!!!”. Ma la sorpresa fu un altra! Mya vide per la prima volta il cazzo duro del suo fratellastro. Era gonfio, grosso, venoso e con la cappella rossa e lucida. Quasi certamente Cristian stava per sborrare nelle mutandine di mamma. ”Se solo non fosse piombata quella stronzetta di Mya che non sa mai farsi i cazzi suoi ”pensò Cristian. Già, i cazzi suoi…In quel momento balenò un pensiero veramente porco nella testa di Cristian ma d’altra parte…buon sangue non mente. Sa di essere figlio di una troia e di un puttaniere e allora cosa potevamo aspettarci? Proprio per questo chiese a Mya di avvicinarsi…

Mya, la gattina curiosa scopre il vero amore fraterno

Lei, curiosa come una gattina, si sedette sul bidet con il suo fratellone a cazzo duro in piedi proprio davanti a lei. Era sbalordita, il primo cazzo, davanti a quel faccino da bambola, era del suo amato fratello. Non riusciva a smettere di guardarlo, la cappella lacrimava piccole goccioline. Cris, nel vedersela seduta a gambe larghe su quel bidet, con la gonna che si era sollevata e le mutandine color avorio che si intravedevano e iniziavano ad inumidirsi sentì il cazzo diventargli ancora più duro. Quella fighetta cicciotta e gonfia traspariva appena dal tessuto e Cristian non resistette più. Prese per mano Mya e se la portò in camera sua. La fece mettere comoda sul letto tentando di spiegarle che per un maschio è necessario massaggiare certe parti del corpo altrimenti il dolore può essere mortale. Mentre spiega questa cosa  mostra a Mya come si fa e come le palle siano piene e vadano necessariamente svuotate, anche più volte al giorno, per star bene. La cara Mya non vuole certo il male del suo fratellone e cosi, senza perdere tempo, Mya gli chiede come poterlo aiutare. Questo si che è amore fraterno! Cristian estrae da una vecchia scatola sotto il suo letto una serie di giornalini e riviste datate. Si sono proprio vecchie riviste porno dalle pagine ingiallite e alcune incollate tra loro. Pagine molto usate che avevano allietato i momenti in solitaria di paparino quando non andava a troie.

Le vere donne amano il cazzo

Li mostra a Mya uno dopo l’altro cosi che lei possa vedere le VERE DONNE COME AMANO IL CAZZO. Le dice di guardare come si lecca la cappella. ”Si come un gelato ma molto più buono, specialmente quando il latte del cazzo le va tutto in bocca”. Mya vede espessioni di donne che amano davvero quello che stanno facendo e inizia a sentire un fortissimo pizzicore sotto le mutandine. Nota anche come, in quei giornalini, le donne fanno entrare diverse cose nella figa e nel culo e fa domande al suo “maestro” che, senza perdere tempo, le spiega come sia meglio passare dalla teoria alla pratica.
Con tanto amore fraterno Cris le risponde “Vedrai Mya ti piacerà, prova ad assaggiarlo anche tu…ti aiuto io a levare questo pizzicore. Tu togliti le mutandine e io ti massaggio cosi con la punta delle dita. Senti come già va meglio? sei tutta bagnata …”

Il cazzo di suo fratello come un gelato da assaporare

Mya, con appena la punta della lingua, lecca il cazzo del suo fratellastro ed ecco che sente arrivare il momento. E vuole imitare le belle donne delle riviste.
“Cri anche io posso bere tutto il tuo latte ?”
“Se fai la brava si! Ma devi prendermelo bene in bocca”
Con la bocca piena Mya inizia a gemere e ciucciare mentre Cris le solletica il clitoride. Cazzo quanto era gonfio, bagnato e succoso. Sarebbe uno spreco non bere da quella fighetta dolcissima ed ecco che Cris se la porta sulla bocca in uno spettacolare 69. Le scopa la figa con tutta la lingua, la ciuccia per bene, ingordo e avido, mentre Mya prende il ritmo. Su e giù con la testa ingoia il cazzo un pezzo alla volta sempre di più. Lo sente pulsare in bocca mentre la cappella, che si fa strada nelle pareti delle guance e scorre lungo la lingua, arriva in gola. Quelle palle sono davvero dure e le sbattono in faccia cosi piene e pronte per essere svuotate. La lingua di Cristian non si ferma mai e  vortica nella figa fradicia e aperta di Mya. Quella figa che gli sta colando in bocca.

Una lingua che la scopa

Mya sente la lingua dentro e fuori mentre lui la spinge fino in fondo. Dura e a punta come un cazzo la sente fino alle ovaie. La sta facendo godere, la figa pulsa e le sue cosce tremano. Cristian se la sta succhiando e bevendo tutta e proprio nel sentirla sbrodare cosi tanto che non resiste ed esplode nella sborrata più impressionante di sempre. La sua cappella spara lunghi e copiosi getti di sborra dritti in gola a Mya. Lui le tiene la testa schiacciata sentendo il suo nasino alla francese premuto sulle palle contratte. Il cazzo in fondo alla gola e tutta la sborra che scende giù. Gli occhi di Mya sono arrossati e il viso è paonazzo. Non respira in questo momento ma deve essere così. Deve imparare bene a succhiare bene il cazzo.

Le avventure di amore fraterno di Cristian e Mya continuano….   -Racconto di Ylenia-